Un saluto e un grazie carico di riconoscenza; ci auguriamo che sia un Arrivederci e non un addio!

Saluto del Presidente dell’Associazione A.N.M.C.R.I. agli appartenenti al Corpo Militare CRI che dal 1 novembre 2017 prenderanno servizio presso nuove sedi della Pubblica Amministrazione.

Il prossimo 1 novembre 2017 gli appartenenti al Contingente del Corpo Militare Volontario C.R.I., già posti in congedo il 30 settembre, prenderanno servizio presso le nuove sedi della Pubblica Amministrazione alle quali sono stati assegnati.

Parliamo di Militari che, ispirati dall\’alto esempio dei Combattenti della I Guerra Mondiale, “hanno difeso fino all’ultimo le trincee a cui erano stati assegnati” con senso del dovere, con onore, con lealtà e con passione.

Gli Amici che stiamo salutando non lasciano il servizio attivo nel Corpo Militare per loro scelta, ma perché questo è stato stabilito da una legge che rispettiamo e che è stata accettata da tutti noi con amarezza, perché siamo consapevoli che non indossare più l\’uniforme, dopo tanti anni, per alcuni oltre trenta, crea dispiacere, amarezza e delusione.

Io personalmente ho tanti ricordi, immagino quanti ne avranno loro che hanno partecipato a tante missioni umanitarie.

  • 1976 Terremoto Friuli
  • 1980 Terremoto Campania e Basilicata
  • 1984 Terremoto Abruzzo e basso Lazio
  • 1987 Alluvione Valtellina
  • 1988 Terremoto Armenia
  • 1989 Sciagura aerea Azzorre
  • 1994 Alluvione regioni Italia Nord – Ovest
  • 1996 Alluvione Versilia – Garfagnana
  • 1997/1998 Sisma Umbria – Marche
  • 1998 Alluvione Sarno
  • 2000 Alluvione Regioni nord Italia
  • 2009 L\’Aquila
  • 2016 Amatrice e Centro Italia
  • Le missioni all\’estero; cito solo i Balcani , l ‘Ungheria , la Romania e poi l’Iraq, l’Afghanistan , i Paesi Arabi e lo Tsunami dell’Oceano Indiano del 2004.

La delusione è il sentimento che più caratterizza questo ultimo gruppo di Militari che lascia il Corpo Militare.

Militari che hanno dimostrato grande attaccamento alla divisa che non hanno deciso di abbandonare, quando avrebbero potuto disporre di un’ampia scelta di posti sul portale della pubblica amministrazione, ma che hanno sperato fino all’ultimo in un provvidenziale cambiamento delle leggi. Un emendamento che consentisse loro di rimanere in servizio attivo; mantenendo tutte le attribuzioni di Militare in servizio continuativo appartenente ad un Corpo Ausiliario delle Forze Armate. Questa è stata la determinazione di chi è veramente attaccato al Corpo Militare.

Sappiamo che ciò non è successo, il Decreto Legislativo 178/2012 ha prodotto i suoi inarrestabili e irreversibili effetti; tutti, ma proprio tutti, ci siamo battuti per modificarli e ci siamo riusciti solo in patte; non come avremmo voluto. E’ spontaneo concentrare verso singole persone la responsabilità di queste scelte; ma sappiamo che tali scelte sono state studiate e attuate da un sistema che è stato incapace di accogliere le richieste giunte da tante persone e organizzazioni.

Come già avvenuto il 1 settembre del 2016 e il 1 gennaio di quest’anno, io, come tutti i Volontari, mi sono preparato psicologicamente ai vari momenti in cui avrei salutato, uno per uno, tutti quelli che stavano sistemando le ultime pratiche dell’ufficio e portando via gli oggetti personali rimasti.

Molti di loro hanno prolungato la giornata lavorativa perché non hanno voluto lasciare pratiche in sospeso o situazioni non chiare; qualcuno avrà detto: ma perché lo fanno, chi glielo fa fare? Le loro scelte sono state dettate dall\’etica militare, che rappresenta tutte quelle regole non scritte, ma che essi stessi hanno rispettato per anni e che vogliono osservare fino all’ultimo giorno di servizio.

Per onestà intellettuale dobbiamo riconoscere che, dallo scenario che si sta delineando tutti i Militari del Contingente avranno un posto di lavoro e che è stato scongiurato il rischio di licenziamenti, l’incubo di questi cinque anni. Nuove opportunità d\’impiego sono emerse nelle ultime settimane anche grazie all’attività di sensibilizzazione in cui hanno profuso tante energie i singoli e le associazioni.

Ora mi rivolgo direttamente a voi che state per andare via. E’ stato amaro aver visto, in questi giorni, l\’interno della Caserma Pierantoni semivuota con i pochi rimasti in servizio e che non hanno dovuto consumare, come gli assenti, tante ferie accumulate per impegni lavorativi.

Ancora più amaro è il vedere, come ho già detto lo scorso anno, i volti di chi va via quasi con dolore; abbracciamo voi e tutti quelli che hanno sopportato queste vicissitudini. Avete operato con entusiasmo e con la contentezza di chi fa una cosa che gli piace, anche se certe volte può essere pesante e rischiosa. Nella maggior parte siete nostri amici e molti, fra voi, sono stati amici di mio padre che spesso vi nominava, raccontandomi qualche aneddoto o per elogiare le vostre capacità e le vostre virtù .

Anche voi, come chi vi ha preceduto, state “uscendo in punta di piedi” con la dignità che vi ha sempre contraddistinto.

A nome dei Soci dell\’Associazione A.N.M.C.R.I. e di tutti i Volontari vi rivolgo un saluto affettuoso e un grazie speciale perché ciascuno, a proprio modo, è stato un piccolo o grande eroe del Corpo Militare Volontario CRI.

Ora, però, dal profondo del mio cuore, dico che è necessario guardare al futuro con fiducia.

Siate orgogliosi di quello che avete fatto e di chi siete. Ho la certezza che anche presso le altre Amministrazioni dimostrerete, come chi vi ha preceduto, le vostre capacità lavorative e vi potrete inserire nei nuovi ambienti a testa alta, conquistando rapidamente la stima e il rispetto che meritate.

Mi auguro che tutti troviate la forza di reagire adeguatamente a questo distacco, a questa scelta obbligata; che manteniate vivo il legame con il Corpo Militare per essere operativi anche in futuro con la CRI e che, magari, vi iscriviate anche all\’A.N.M.C.R.I. aumentandone il prestigio.

Le persone cambiano e le istituzioni rimangono; il Corpo Militare Volontario CRI ha bisogno di voi, non disperdete la vostra esperienza e la vostra preparazione; trasmettete questo prezioso bagaglio agli altri, solo così assicurerete un futuro a questo Corpo al quale, al di là di ogni risentimento, siete e rimarrete legati. Attenzione a non contribuire, con la vostra irrevocabile rinuncia, alla cancellazione di 151 anni di storia gloriosa.

A chi dovrà guidare il Corpo Militare Volontario CRI, nel prossimo futuro, auguriamo il nostro più sincero \”buon lavoro\”, mettendoci a disposizione per collaborare in ogni modo affinché questo futuro continui ad essere glorioso.

Un grande abbraccio, per noi siete e sarete sempre presenti!

Roma 31 ottobre 2017.

Il Presidente dell\’A.N.M.C.R.I

fto Giuseppe Scrofani

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