Il Presidente della Croce Rossa Italiana, l’Avv. Francesco ROCCA, scende in campo in prima persona contro la Circolare INPS n. 13 del 05/02/2021 e fa causa all’Istituto di Previdenza

Riportiamo una sintesi di quanto pubblicato dal quotidiano Libero di oggi e sotto l’intera pagina.

Il Presidente della Croce Rossa Italiana, l’Avv. Francesco ROCCA, scende in campo in prima persona contro la Circolare INPS e fa causa all\’Istituto di Previdenza, colpevole delle oramai quotidiana fuga di massa dei volontari del Corpo Militare dell\’organizzazione umanitaria.

Proprio nell\’anno dell\’emergenza Covid, durante il quale tutte le forze del Paese, utili per la gestione dell’emergenza sono state messe in campo, con un contributo di superlavoro sanitario e assistenziale del Corpo fondato da Henry Dunant, accade che l\’INPS tolga, così, all\’improvviso, la cosiddetta \”indennità\” e, sostanzialmente, la conservazione del posto di lavoro in caso di richiamo, ai lavoratori dipendenti precettati nel quadro del Corpo Militare della Croce Rossa.

Solo a causa della pandemia, nel 2020, si contano circa 9.700 precettazioni per periodi che vanno da qualche settimana a mesi. La copertura prevista dalla legge 653/1940 prevede – in caso di richiamo e per il solo periodo di richiamo – lo stipendio da parte dell\’INPS («indennità mensili pari alla retribuzione») e il mantenimento dell\’impiego per i lavoratori dipendenti di imprese private. Le cose vanno così da decenni.

L\’INPS, sul suo sito dichiarava il dovere morale di versare l\’indennità a quei volontari che, negli anni, erano stati colonne della Missione Antica Babilonia; che avevano traslato in Italia le salme dei caduti di Nassyria e disinnescato mille ordigni bellici; e che s\’erano adoperati per recuperare a mani nude naufraghi vivi e morti dai barconi sulle coste della Sicilia.

Sempre indennizzati, sempre ringraziati almeno fino all\’inspiegabile Circolare n. 13 INPS del 5 febbraio 2021, che priva di colpo dell\’indennità gli ausiliari militari (non lo fa, per esempio con i volontari del CAI, Club Alpino Italiano, con caratteristiche analoghe); i quali senza garanzia di indennizzo e di conservazione del posto di lavoro, hanno ovviamente chiesto il congedo anticipato, svuotando, di fatto, la Croce Rossa.

Tra l\’altro, l\’INPS ora pretende di riavere indietro somme già erogate agli stessi ausiliari. Ausiliari come il militare di Ferrara, per esempio, che si è visto richiedere 3.249 euro di «indennità di richiamo alle armi non dovuta».

La reazione del Presidente ROCCA è stata altrettanto potente. «Abbiamo fatto ricorso al Tar e causa all\’INPS che per 25 anni ha erogato quelle somme al personale che non è inquadrabile come forza armata ma che opera all\’interno delle Forze Armate, ma questo lo si sapeva già da una sentenza degli anni 80 della Consulta» ci dice ROCCA «noi siamo, in questo caso, soggetti a disciplina e organizzazioni militari. L\’INPS è in malafede: non ha mai interloquito con noi, e all\’improvviso decide di interpretare a modo suo la legge del \’40. Tra l\’altro con retroattività».

L’INPS si è giustificata mostrando un \”parere\” tecnico del Ministero della Difesa. Sempre Rocca: «Quel parere attesta solo la non – appartenenza all\’Esercito dei nostri militari, ma non dice che non hanno diritto all\’indennità, sarebbe un falso. Tra l\’altro, se davvero l\’INPS avesse ragione, ma non ce l\’ha, dovrebbe finire lui stesso a processo per danno erariale, per avere erogato, per un quarto di secolo, somme che non erano dovute. Stiamo mettendo a disposizione i nostri legali agli iscritti». Il caso scuote il Parlamento.

L’impegno dell’Avv. ROCCA ha richiamato l’attenzione degli organi d’informazione ed ha scosso non solo il Parlamento ma le stesse Istituzioni, che sicuramente si attiveranno per restituire al Corpo Militare Volontario della CRI la sua capacità operativa consolidata in 155 anni di storia e tanto necessaria, proprio in questi giorni, per contribuire alle vaccinazioni e, in genere, per contrastare il Covid a beneficio della nostra Nazione.

I Militari di Croce Rossa ringraziano!

Il Presidente

Giuseppe SCROFANI

 

 

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