Il 25 giugno, presso la Caserma “Pierantoni” di Roma, la Croce Rossa Italiana ha celebrato i 159 anni dalla fondazione del Corpo Militare Volontario CRI e il 40° anniversario della concessione della Bandiera nazionale ai Corpi Ausiliari della CRI. Una giornata solenne e carica di significati, dedicata a chi, con spirito militare e cuore umanitario, ha sempre garantito presenza, operatività e dedizione alla Nazione.
Tra i messaggi di più alto rilievo, quello del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, che ha voluto esprimere “il più sentito riconoscimento” al Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, sottolineando come “la vostra instancabile dedizione e l’impegno quotidiano nel rispondere ai bisogni delle persone più vulnerabili siano la massima espressione dei valori di solidarietà e servizio”.
Un tributo profondo al senso di missione dei volontari che operano in ausiliarietà alle Forze Armate, riconosciuti anche dal conferimento della Medaglia di Benemerenza del Tempo della Gentilezza, nella classe di eccellenza, alle bandiere dei Corpi Ausiliari della CRI, per il loro contributo straordinario durante la pandemia.
Il Presidente della Croce Rossa Italiana, Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro, ha guidato una delegazione all’Altare della Patria per deporre una corona d’alloro al Milite Ignoto, prima di raggiungere proprio la Caserma Pierantoni, dove si è svolta la manifestazione ufficiale.
“Questo anniversario è l’immagine di una storia fatta da Militari e Infermiere Volontarie che hanno aperto la strada all’azione della CRI – ha affermato Valastro –. In un contesto internazionale preoccupante, la Croce Rossa Italiana può ancora dire la sua”.
Un ricordo importante è andato anche all’Ospedale 68, che la CRI inviò in Corea nel 1950, segnando l’avvio delle missioni internazionali dell’Italia del dopoguerra. Il 25 giugno è anche la data della legge n. 342 del 1985 che concesse ufficialmente la Bandiera nazionale al Corpo Militare e al Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI, simbolo dell’onore militare e del sacrificio per la Patria.
La solenne cerimonia di consegna della Bandiera al Corpo Militare della CRI, alla presenza di numerosissime alte Autorità civili e militari e dei Vertici della CRI, ebbe luogo il 28 ottobre 1986 a Roma presso la caserma “M.O.V.M. Sottotenente Ettore Rossi” sede della Scuola dell’ Arma del Genio.
La Caserma Pierantoni è legata in modo indissolubile alla storia del Corpo Militare CRI. Oggi, come allora, questo spazio militare è divenuto teatro di memoria attiva, dove passato e presente si incontrano nel segno dell’onore, della disciplina e della coesione.
Durante la cerimonia, è stato letto anche il messaggio dell’Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI Magg. Gen. Gabriele Lupini, che ha ribadito l’importanza di “un Volontariato militarmente organizzato”, in grado di affrontare con disciplina, efficienza e umanità situazioni complesse come l’emergenza COVID, ricordando con commozione anche la creazione del “Nucleo Corpi Senza Vita”, per gestire con dignità e pietà i defunti durante la fase più drammatica della pandemia.
Non sono mancati riferimenti alla necessità di rilancio e valorizzazione del Corpo: “Abbiamo bisogno di risorse umane e finanziarie – ha dichiarato – e di Comandanti capaci, per costruire un futuro stabile, operativo ed efficiente per il Corpo Militare”.
Alla cerimonia erano presenti numerose Autorità civili e militari. Un plotone dell’A.N.M.C.R.I. – Associazione Nazionale Militari CRI in congedo, è stato inquadrato nello schieramento con il proprio Labaro nazionale e ha partecipato attivamente alla cerimonia. Il Colonnello Giuseppe Scrofani, Presidente dell’Associazione, ha voluto sottolineare con orgoglio il ruolo dei militari in congedo: “Abbiamo sfilato in ricordo di chi ci ha lasciato e che con il proprio impegno ha onorato la Bandiera della Croce Rossa Italiana ovunque ci sia stato bisogno. Il nostro passato ci dà forza, il nostro presente ci impegna, il nostro futuro ci chiama”.
“Viva il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana. Viva l’Italia!”